Europa e digitale strategico, la pizza con l'AI, Canva e l'uomo al centro
Le notizie sul digitale che forse vi siete persi
Considerando che vengo da una settimana di grandi eventi, tra Forum Banca, Milano Digital Week e Italian Festival (tra i tanti), provo a buttar giù giusto qualche news, di quelle che a mio parere non dovete per nessuna ragione perdervi e che possono salvarvi nelle conversazioni durante una pausa caffè o un tavolo di lavoro. 😅
L’UE fa sul serio sugli sviluppi tecnologici
Il titolo sembra criptico, ma è piuttosto eloquente: l’Europa dei 27 ha deciso di impegnarsi a fondo sul tema dell’intelligenza artificiale, andando ben oltre il semplice AI.ACT.
Si tratta di una raccomandazione sui settori tecnologici critici per la sicurezza economica dell'UE, per fare una valutazione dei rischi con gli Stati membri. In questa fase è stata inserita in una più complessa strategia europea di sicurezza economica.
La raccomandazione verte sulla valutazione del rischio tecnologico e della perdita di tecnologia, che è uno dei quattro tipi di rischi considerati nell'approccio complessivo.
La Commissione ha stilato una lista di dieci aree tecnologiche critiche basate su criteri come la natura abilitante e trasformativa della tecnologia, il rischio di fusione civile e militare, e il rischio di abuso in violazione dei diritti umani.
Quattro delle dieci aree tecnologiche critiche sono considerate altamente rischiose: Tecnologie avanzate dei semiconduttori, Intelligenza Artificiale, Tecnologie Quantistiche e Biotecnologie.
La Commissione raccomanda agli Stati membri di condurre valutazioni collettive del rischio in queste quattro aree entro la fine dell'anno. Vengono forniti principi guida per strutturare queste valutazioni.
La Commissione prenderà in considerazione ulteriori valutazioni collettive del rischio su altre aree tecnologiche in base alle azioni in corso o pianificate per promuovere o collaborare nelle aree tecnologiche in questione.
La Commissione avvierà un dialogo aperto con gli Stati membri sul calendario e la portata delle ulteriori valutazioni dei rischi, con l'obiettivo di presentare ulteriori iniziative entro la primavera del 2024.
La raccomandazione non pregiudica l'esito delle valutazioni dei rischi, che saranno il punto di partenza per eventuali misure precise e proporzionate per promuovere, collaborare o proteggere nelle aree tecnologiche identificate.
L’AI e la regola del 10/20/70
L’approccio,"10/20/70 riconosce che le tecnologie dell'Intelligenza Artificiale possono essere potenti strumenti, ma il loro successo dipende dalla capacità delle persone di utilizzarle in modo strategico per la trasformazione aziendale.
Il 10% dedicato agli algoritmi sottolinea l'importanza di avere solide basi tecniche, ma è il 20% riservato ai dati e alla tecnologia che evidenzia quanto sia cruciale avere accesso a dati di alta qualità e a infrastrutture tecnologiche all'avanguardia. Tuttavia, il vero fulcro è il 70% destinato alla trasformazione aziendale e alle persone. Questo rappresenta l'investimento principale per creare una cultura organizzativa che abbracci l'IA, formare il personale e rivedere i processi aziendali per sfruttare al meglio l'AI.
Non parliamo di tecnologia, ma di trasformazione!
L'Intelligenza Artificiale non è solo una questione di tecnologia, ma una sfida complessa che richiede una visione strategica incentrata sulle persone e sulle trasformazioni aziendali. Le aziende che adottano questo approccio saranno meglio posizionate per sfruttare appieno il potenziale e guidare l'innovazione nel loro settore.
Per assurdo, non è solo da vedere come un strumento tecnologico, ma come una leva di cambiamento culturale e organizzativo che può portare a risultati straordinari. L'equilibrio tra algoritmi, dati, tecnologia e la trasformazione aziendale orientata alle persone è ciò che renderà l'integrazione dell'AI un successo duraturo per le imprese del futuro.
Canva is Magic
Non so quanti di voi utilizzano Canva, ma è uno strumento incredibilmente facile. Qualche giorno prima dell’evento annuale di Adobe (leader nel segmento dei tool per le immagini), l’azienda ha presentato Canva Magic Studio, design assistito dall'IA.
La sua capacità di semplificare il processo di progettazione e migliorare l'editing di immagini grazie all'intelligenza artificiale è una risorsa incredibile per designer, creativi e aziende, anche per chi è alle prime armi.
La soluzione è composta da diverse sezioni. Con Magic Switch, la trasformazione di progetti in diversi formati e lingue diventa un gioco da ragazzi, risparmiando tempo prezioso. Magic Edit offre un modo intelligente per modificare le immagini, consentendo un controllo creativo senza precedenti. Magic Animate rende la creazione di animazioni accessibile a tutti, anche a coloro che non sono esperti di animazione. Poteva mancare la generazione di testi? Con Magic Write è possibile migliorare la generazione di testi e garantire che la voce di marca sia coesa e riconoscibile. Magic Media è un'opzione incredibilmente utile per chi ha bisogno di creare risorse visive a partire da idee o testi.
Inoltre, Canva Shield garantisce che tutto il processo di progettazione avvenga in un ambiente sicuro e privato, proteggendo i dati sensibili e garantendo la confidenzialità dei progetti.
E Adobe si prepara
Molto segreto sui lanci di Adobe durante l’Adobe Max. La strata è stata tracciata con Firefly, ma le novità saranno certamente di grande portata, con attenzione soprattutto al mobile.
Google punta sull’AI per i Pixel 8
Vi agevolo un video, ne hanno parlato in tanti. Ma non deve sfuggirvi la notizia. AI e immagini al centro del prodotto.
Il recruiting non sarà più lo stesso
Secondo me se n’è parlato troppo poco in Italia, ma LinkedIn sta preparandosi per cambiare l’esperienza del recruiting usando… l’AI (e cosa se no?).
Ne parlerò prossimamente in uno dei miei #SmartBreak live (sui miei profili social e su quelli di alcune associazioni che lo ripropongono!).
Per ora, passate da questo link diretto di LinkedIn.
La provocazione della settimana: ma l’uomo è nel ciclo?
Apro una nuova rubrica, al posto della vignetta (magari le alterno, anche con altre, vedremo, fatemi sapere).
Vorrei fare una piccola provocazione partendo da un articolo della fine di agosto di “The Economist”.
I robot potrebbero rendere la guida più sicura, ma ciò potrebbe comportare una diminuzione dell'interazione umana..."
C'è un concetto comunemente utilizzato eppure anche filosoficamente semplice che circola nei discorsi riguardo alla nostra relazione con le macchine, una relazione culturalmente e ideologicamente dicotomica. Questo concetto è noto come "human-in-the-loop" (HITL), spesso tradotto e interpretato come "mantenere l'elemento umano nel ciclo".
Siamo sicuri che l’uomo può mantenere sempre il controllo?
Ma soprattutto, siamo sicuri che l’uomo voglia mantenere il controllo e non demandarlo?
Se ci pensate, le aziende demandano la produzione ad altri per tutta una serie di motivi, pensando di avere il controllo, salvo poi svegliarsi una mattina chiusi in casa o con una crisi energetica. Piccolo esempio, ma evidente: per natura l’uomo cerca di ottimizzare, di fare meno fatica, di far fare qualcosa ad altri. La sete di creare e utilizzare nuovi strumenti è alla base dell’evoluzione.
Perchè dovremmo resistere alla tentazione di un’AI che parla come noi, ragiona (solo apparentemente) come noi, e che pensa milioni di volte più rapidamente di noi e non si stanca mai?
A mio modesto parere, credere che l’umanità possa sempre prendere una decisione è una semplificazione esagerata.
In fondo, quando siete in auto e non conoscete come raggiungere una destinazione, avete due possibilità: studiare la cartina (se ce l’avete) e sperare nelle indicazioni stradali, oppure vi affidate ciecamente al navigatore.
Conoscere è l’unica alternativa.
L’idea della settimana
Si chiama “Signorina Iamm’ #IA” una delle prime pizze definite attraverso l’AI. Il tutto è avvenuto realmente in Brasile, a San Paolo.
Hanno raccolto le preferenze e i suggerimenti dei clienti di anni tramite le vendite dei ristoranti e l’asporto. Hanno dato i dati in pasto ad un algoritmo predittivo, ChatGPT (poteva mancare) ha selezionato i 10 ingredienti più amati ed è stata creata la ricetta.
Ecco gli ingredienti: ombra di pomodoro, pomodoro arrostito, prosciutto crudo, rucola selvatica, ciliegine di bufala, scaglie di grana e olio extravergine.
Da provare?!?
La puntata di questa settimana del #LateTechShow
Una puntata di grandi soddisfazioni, con ascolti record nelle piattaforme #podcast!
Con Andrea Sinopoli di Oracle, Alberto Dalmasso di Satispay, Paolo Taricco di Yookye e Erminio Polito di Minsait.
Qui in versione Youtube, con i capitoli delle interviste.
Qui in edizione podcast su Spotify, anche in video.
Questa settimana non ho realizzato la puntata di vita da ufficio: troppo poche puntate dello SmartBreak per generare un podcast con il meglio!
Vi lascio l’ultima qui sotto.
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