Lezioni tech dal Salone e fuorisalone, Meta fa sul serio, studi sull'uso dell'AI
Quello che ho imparato in questo periodo
Settimane di eventi e di chiacchiere che mi hanno portato a parlare di AI e di Metaverso, ma anche di tanta tecnologia.
Provo a sintetizzarle qui, perché sia al Salone del Risparmio sia a quello del Mobile il digitale ha fatto la parte del leone.
Ci sono argomenti che, quando esposti, suscitano ancora stupore. Eccone alcuni.
L'AI supera gli esseri umani in alcuni task, ma non in tutte, e mentre l'industria continua a dominare la ricerca sull'AI, i modelli più avanzati stanno diventando sempre più costosi, diventando un problema economico e per la sostenibilità ambientale.
I costi di addestramento dei modelli di punta dell'AI sono aumentati in modo esponenziale. Per esempio, Google's Gemini Ultra è costato 191 milioni di dollari. Si conta che l’investimento globale sull’AI generativa abbia superato il 24 miliardi di dollari nel 2023! Da qualche parte questi “finanziamenti” dovranno trovare il modo di venire ripagati nel tempo.
Nonostante si parli molto di AI italiana, risulta più facile per le imprese usare i modelli “standard” creati da altri, da un lato i costi, dall’altro per il livello di innovazione che viene costantemente iniettato, in larga parte dall’industria ICT classica, ma non solo.
Come confrontare i modelli è una delle domande che mi vengono poste più frequentemente.
La risposta non esiste! Non ci sono (ancora) standard!
Non ci sono standard nemmeno a livello normativo, l’Europa si sta muovendo in un modo, gli USA in un altro, in asia praticamente non si muovono.
Misurare l’impatto sul lavoro è ancora molto difficile. Apparentemente c’è un aumento della produttività ed efficienza dei lavoratori che ha un beneficio superiore alla perdita di posti di lavoro, perché soprattutto l’AI generativa sopperisce a mancanze di competenze. C’è un impatto rilevante in alcuni segmenti, come le traduzioni o trascrizioni, ma l’RPA (robotic process automation) è attiva da oltre un decennio in tante aziende, per cui c’è stata forse solo un’accelerazione. Non si può sottovalutare l’impatto nel progresso scientifico, anche se alcuni fenomeni non sono totalmente spiegabili sui comportamenti dell’AI e perché ha imparato qualcosa.
Il grokking è un problema
Il tema del funzionamento dei sistemi di AI è centrale, vi lascio un articolo del MIT technology review che parla di come i ricercatori fatichino a comprendere come le macchine siano capaci di risolvere determinati problemi.
AI, AI.Act e Open Source
Dopo diverse interrogazioni sull’applicazione del modello Open Source all’AI all’interno dell’AI.ACT, questa settimana ci dovrebbero essere degli aggiustamenti. L'articolo 2 comma 12 specificava esplicitamente che l'AI.Act non copre i sistemi di AI rilasciati sotto licenze free e open-source, a meno che non vengano commercializzati o utilizzati come sistemi di AI in sistemi giudicati a rischio negli altri punti del regolamento (pensiamo agli usi proibiti o all’assenza di trasparenza). Verrà introdotta quindi, oltre alla monetizzazione, anche l’uso di dati personali per cui l’open source dei modelli rientrerà nell’AI.Act.
Meta con LLama 3 non scherza più
Meta non vuole solo sfidare ChatGPT, vuole batterla. Come? Portando l’AI dove le persone possono facilmente trovarlo. L’azienda di Mark Zuckerberg ha annunciato l’integrazione del suo assistente AI, introdotto lo scorso settembre, in tutte le principali piattaforme social di Meta: Instagram, Facebook, WhatsApp e Messenger (NON in ITALIA).
L’assistente Meta AI sarà accessibile tramite la casella di ricerca di Instagram, Facebook, WhatsApp e Messenger, oltre ad apparire direttamente nel feed principale di Facebook. Gli utenti potranno interagire con l’assistente anche nelle caselle di posta delle app di Meta e, per la prima volta, attraverso un sito web autonomo su Meta.ai.
Meta etichetterà i contenuti AI
Meta ha annunciato un cambiamento nel modo in cui intende gestire l'etichettatura dei contenuti generati da AI e dei 'media manipolati'. In un comunicato ufficiale si legge:
Inizieremo a etichettare una gamma più ampia di contenuti video, audio e immagini come 'Realizzati con Ai' ogniqualvolta rileveremo indicatori di immagine di intelligenza artificiale standard dell'industria o quando i creatori avranno dichiarato di caricare contenuti generati da intelligenza artificiale.
Logitech pensa sempre più all’uso dell’AI
Logitech si è sempre distinta per l'innovazione e la costante ricerca di soluzioni all'avanguardia. Ha introdotto Logi AI Prompt Builder e Signature AI Edition Mouse.
Logi AI Prompt Builder è un nuovo strumento che integra le funzionalità di ChatGPT all'interno dell'app Logi Options+. Questo permette agli utenti di accedere facilmente alle potenzialità dell'AI di ChatGPT direttamente dal proprio flusso di lavoro. Il secondo è un mouse con una funzionalità che attiva l’AI.
Intelligenza artificiale generativa: il futuro è già qui
L'intelligenza artificiale generativa sta rivoluzionando la nostra vita quotidiana e lavorativa, offrendo soluzioni innovative per una vasta gamma di problemi e sfide. Dalle migliaia di commenti raccolti su piattaforme come Reddit e Quora, Harvard Business Review ha fatto emergere un quadro chiaro delle molteplici applicazioni di questa tecnologia.
Sei temi principali emergono come aree di utilizzo più comuni dell'intelligenza artificiale generativa: Assistenza tecnica e risoluzione dei problemi (23%), Creazione e editing di contenuti (22%), Supporto personale e professionale (17%), Apprendimento e istruzione (15%), Creatività e ricreazione (13%), Ricerca, analisi e decision making (10%).
Microsoft ha presentato VASA
Vasa è un modello in grado di trasformare una singola immagine di un volto e una clip audio in un video realistico con parlato e lip-sync che parte da una singola immagine creando le varie dinamiche facciali e movimenti della testa.
Spaventoso, soprattutto in ottica di creazione di Fake.
Aperitivo con Monet
Tra i tanti eventi che si sono succeduti durante il fuorisalone milanese, mi piace segnalare le 5 esperienze di Virtual Reality con visori Pico G2 4K, con una proposta di “aperitivo con cestino”, immersi nel verde, per fare un viaggio nel mondo di Monet, guidati da un professionista all’interno di un mondo virtuale.
L’evoluzione di Meta Quest 3
Invece, durante il Salone del Mobile ho potuto provare l’evoluzione tecnologica dei Quest 3 di Meta che ora ricostruiscono lo spazio in maniera molto precisa (video sotto).
Questo permette ad architetti e designer di interagire in maniera diretta nei progetti. L’integrazione con Unity, soprattutto, permette di realizzare progetti interessanti.
Vi lascio anche un video di una chat possibile in Mixed Reality sfruttando l’intelligenza artificiale.
Il Politecnico di Milano ha misurato il Metaverso italiano
Premessa che a me interessa il metaverso industriale, vale la pena comunque andare a rileggere i dati emersi dagli Osservatori del Politecnico di Milano sul Metaverso. C’è una distinzione tra i mondi virtuali, fra pubblici e privati, contandone 130 e 119. I primi sono aperti e liberamente accessibili a chiunque, e progettati per intrattenere gli utenti con varie attività ed esperienze. Si dividono in Rooms (il 58% del totale, e vi fanno parte per esempio Roblox e Spatial), Open World (32%), ambienti unici come Decentraland e The Sandbox che si estendono su un’unica mappa, e infine mondi ibridi (il 10%) come The Nemesis e Coderblock.
La puntata del Late Tech Show
Ospiti della puntata: 4:28 Giuseppe Conte di Banca Widiba, 27:45 Giovanni e Raffaello Taliento, con Cosma Rizzi di COMPaaS - Studio Taliento.
Vita da Ufficio (dagli #SmartBreak)
Il podcast che prende spunto dagli #SmartBreak quotidiani sui miei profili social e su quelli di alcune associazioni manageriali è ripartito. Lo trovate qui.
I miei libri
Vi lascio un link per i miei libri, caso mai vi venisse voglia di leggere, vi ricordo che Phyrtual è giunto alla seconda edizione, con nuove interviste.
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