L'industria 4.0 è morta? I vulcani e l'AI e il digitale è davvero così disruptive?
Notizie non standard per chi vuole approfondire i temi della cultura digitale
L’industria 4.0 è morta? viva l’industria 4.0
Uno degli appunti che mi vengono rivolti nell’ultimo periodo è che l’idea di industria 4.0 sia stata abbandonata a favore dell’implementazione di intelligenze artificiali, machine learning e deep learning.
Niente di più sbagliato e irrazionale: è una naturale evoluzione dell’industria 4.0, non è antagonista.
L'Industria 4.0 coinvolge tutti i tipi di automazione, sia materiale che basata sull'informazione e quindi sull’intelligenza artificiale, intesa in maniera allargata. Stiamo vedendo che oggi è molto alta l’attenzione sulla parte relativa alla conoscenza, tanto che arriviamo a pensare che molti lavori siano automazzabili grazie all’esperienza digitale avanzata. L’IA si concentra sull'automazione del lavoro svolto dai knowledge worker, il cui capitale principale è la conoscenza, ma il solco è quello dell’industria 4.0, non è nata una visione nuova.
E se la disruptive è meno disruptive di quanto pensassimo?
Un interessante articolo su Harvard Business Review mette in luce un aspetto notevole. Una ricerca condotta nelle più grandi aziende del mondo mostra che la “disruption”', dovuta al digitale, è meno efficace di quanto si possa pensare.
Si è portati a credere che le società Big Tech stiano crescendo a dismisura e che è l’unico modo per crescere, per altro tesi avvalorata dagli indici economici delle Borse valori.
Tuttavia, negli ultimi tre decenni molti settori dell'economia non sono stati travolti da player digitali, nel senso che ci sono, molto spesso hanno quote interessanti ma non sono i leader. Quante delle aziende presenti nell’elenco del Fortune 500 di oggi non esistevano nel 1995, anno di diffusione di internet su larga scala? Diciassette. Che non significa necessariamente che le altre 483 ci sono oggi. Ma c’erano.
Nell’articolo si legge che ci sono tre miti da sfatare:
- ogni settore è minacciato,
-la disruption avviene rapidamente e sta accelerando
- le aziende affermate stanno lottando per adattarsi.
Leggendo l’articolo ci si accorge che i fatti suggeriscono il contrario.
Vi lascio all’articolo per un approfondimento, e 5 motivi per cui le aziende resistono.
I vulcani si trovano con l’intelligenza artificiale (e si misura la pericolosità)
L’esplosione del vulcano a Tonga ha sorpreso il mondo, un po’ meno gli esperti.
Oggi l’intelligenza artificiale aiuta a scoprire i pericoli legati alle eruzioni vulcaniche, anzi, come dimostra questo articolo, permette di scoprirne di nuovi e potenziali.
L’articolo è estremamente tecnico, ma ha un suo significato: la predizione è possibile.
La predizione permette di porre dei rimedi e, considerando i danni, non è una questione da poco.
La puntata di settimana scorsa del #LateTechShow, con Maria Costanzo di Oracle, Pierluigi Argoneto di Svelto!, Irene Cassarino di The Doers (Digital Magics) e Maurizio Mesenzani autore di "L'anima del Contact Center"
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