Olimpiadi e tecnologia | Big Tech e rialzi in Borsa
L'impatto della tecnologia sulle Olimpiadi è molto evidente. E quanta Italia c'è?Che ne pensi del doping tecnologico?
In che modo i sistemi di tracciamento olimpici catturano le prestazioni atletiche
I sistemi di tracciamento 3D utilizzati a Tokyo potrebbero un giorno consentire i digital twis (replice digitali) degli atleti.
La questione non è per niente banale.
Se avete visto qualche gara di nuoto alle Olimpiadi, vi sarete accorti di una serie di messaggi visuali interessanti, come la velocità espressa in metri al secondo. Al di là della scelta dell’unità di misura, veramente stupida perché noi persone normali ragioniamo in Km/h e non metri al secondo, è un primo esempio concreto di come la tecnologia possa aiutare a comprendere il gesto atletico in tempo reale.
Per ottenere questo risultato, però sono necessarie camere aggiuntive per le “riprese” (per l’atletica leggera ne troverete 5) che traducano le immagini in dati che possano essere gestiti praticamente in tempo reale.
E il monitoraggio è solo l'inizio. La tecnologia vista a Tokyo, per altro che iniziamo a vedere nelle gare di Formula 1 e di MotoGP, suggerisce che il futuro dell'allenamento atletico d'élite non risiede solo nella raccolta di dati sul corpo umano, ma nell'utilizzo di tali dati per crearne repliche digitali. Questi avatar potrebbero un giorno percorrere scenari ipotetici per aiutare gli atleti a decidere quali scelte produrranno i migliori risultati.
Il sistema di tracciamento utilizzato a Tokyo è un prodotto di Intel chiamato 3DAT, che raccoglie e invia i filmati dal vivo nel cloud. E’ nel cloud che risiede l’intelligenza artificiale che analizza i movimenti ed estrae delle informazioni che poi il regista decide di mandare in onda, con una grafica che si adatta agli spostamenti dell’inquadratura in tempo reale. Il processo di creazione di un digital twins totale, simile alle “auto ombra” che si trovano nei video games di corse automobilistiche, oggi richiede globalmente 1,5 volte il tempo della gara, per cui non si può realizzare un vero gemello digitale in tempo reale, ma i tempi tenderanno ad accorciarsi.
Ma capite che attraverso degli schermi, degli occhiali, sarebbe già oggi possibile confrontarsi con le gare del passato?
Non tutti però sanno che dietro a queste ricerche c’è una bella fetta d’Italia, con Barbara Rita Barricelli, ricercatrice nell'interazione uomo-computer e professore dell'Università di Brescia.
Un bell’’esempio di tecnologia che non serve solo per l’intrattenimento o per una comprensione migliore di un evento sportivo, ma per fare un salto in avanti concreto nella preparazione alle gare.
Nelle gare d’atletica vedremo tanti effetti grafici interessanti e la curiosità sale.
C’è da scommettere che si potranno utilizzare i digital twins nelle palestre. Che ne pensi?
Olimpiadi e tecnologia: quanto viene usata dagli atleti? E’ il nuovo doping?
Le Olimpiadi di Tokyo sono le più tecnologiche di sempre, come direbbero in Apple, ma è davvero così ogni volta.
Qualcuno mi ha chiesto, dopo la scorsa mail (siete pochi, ma siete agguerriti e state spargendo la voce in fretta) di riassumere brevemente quanto la tecnologia impatta sugli atleti e le loro prestazioni. Ci provo.
Non vorrei infilarmi nella diatriba del doping tecnologico, la nuova forma di doping. Infatti, la tecnologia sportiva monitora la tecnica e influenza le prestazioni principalmente attraverso l'abbigliamento, ma impatta anche nella preparazione di un atleta. Per tornare, e chiudere, sul doping tecnologico, è evidente che le federazioni ricche hanno a disposizione più strumenti delle federazioni povere.
digital twins, repliche digitali, possono aiutare ad analizzare le prestazioni, soprattutto in allenamento, grazie all’intelligenza artificiale che analizza le immagini video.
cyclette evolute e tapis roulant super tecnologici permettono di simulare i percorsi di gara, la resa dei rapporti o la risposta del terreno.
braccialetti mostrano la potenza applicata in uno sforzo, per esempio nel nuoto.
La disciplina scientifica più utilizzata è la biomeccanica, per valutare impatti e movimenti, soprattutto nella ginnastica artistica, ma anche negli sport di combattimento.
Il GPS sembra oggi un oggetto imprescindibile, ma viene usato insieme agli accellerometri per fornire risposte più puntuali e creare simulazioni 3D.
in alcuni sport le scarpe usate dagli atleti sono disegnate con stampanti 3D per offrire la miglior resa o il miglior confort all’atleta.
Se pensiamo alle scarpe, Nike ne ha prodotto un modello che permette, studi alla mano, di risparmiare il 3-4% dell’energia necessaria all’atleta (si chiama Vaporfly).
Ce ne sono altre, ovviamente, ma vale ricordare che la federazione internazionale del nuoto ha vietato certi tipi di tessuti dei costumi nel 2008 (per capirci LZR Racer di Speedo) perchè erano stati battuti troppi record mondiali.
I regolamenti, quindi, arrivano, un po’ in ritardo ma arrivano.
Le Big Tech traino il settore e le Borse?
Un periodo molto interessante per chi ha investito in titoli tecnologici. Ma è tutto oro ciò che luccica? Vediamo 4 esempi e proviamo a trarre qualche conclusione.
Apple, la società pubblica più preziosa al mondo, ha affermato che i profitti sono quasi raddoppiati nell'ultimo trimestre, le vendite di iPhone sono aumentate di un incredibile 50% e le entrate per ogni linea di prodotti principali sono cresciute almeno del 12% all'anno.
Microsoft ha avuto il suo trimestre più redditizio di sempre, grazie alla maggiore domanda per i suoi servizi di cloud computing e software per l'ambiente di lavoro. Il CEO Satya Nadella ha usato le parole "enterprise metaverse" sulla chiamata agli utili. Gli analisti da giorni si stanno interrodando sul significato.
Alphabet, la società madre di Google, ha affermato che le entrate pubblicitarie sono aumentate del 69%. Il piatto forte è stato YouTube: con $ 7 miliardi di entrate trimestrali è così vicino a eclissare i numeri di vendita di Netflix ($ 7,3 miliardi) e su questo c’è molto su cui riflettere.
Tutte buone notizie, soprattutto per chi investe i propri risparmi, ma a lato c’è da segnalare il grande tonfo di UPS, causato da una riduzione delle consegne rispetto a un anno fa.
L’eCommerce conta molto, ma il mercato è in continuo fermento e quindi non è facile capire che cosa funzionerà e cosa no. Anche guardando i leader Amazon e Alibaba non è facile trarre conclusioni.
Un altro elemento è che il cloud e i servizi restano assolutamente fondamentali in questa fase e ormai dura da parecchio tempo, pre-pandemia per intenderci.
La scalata dei produttori di smartphone cinesi nelle classifiche mondiali non ha impattato sui conti di Apple: anche questo è il segno dei tempi.
Un acceleratore per startup dedicate ai videogames
Il mercato dei videogiochi è enorme, molto appetibile, ma anche dannatamente complicato. Al fianco del First Playable Fund messo a disposizione dal Governo, arrivano altre iniziative interessanti.
Nel 2020, il mercato dei videogiochi ha generato un turnover di 2,1 miliardi di euro, come evidenziato all’interno del report di IIDEA “Videogiochi in Italia nel 2020” (un pdf), registrando una crescita significativa del 21,9% rispetto al 2019. Questi dati dimostrano, dunque, l’importanza dell’industria videoludica sul mercato italiano e la necessità di supportare talenti autoctoni.
OGR Torino, 34BigThings e Microsoft hanno lanciato Quickload powered by OGR Torino, il primo programma di accelerazione 4.0 italiano dedicato a startup europee nel settore del gaming, sfruttando anche ID@Xbox e Microsoft for Startups.
Per chi non lo sapesse, si tratta del programma dedicato agli sviluppatori indipendenti.
Oltre alle aziende citate, sono intenzionate a promuovere l’innovazione e a supportare i nuovi talenti nella realizzazione dei progetti anche Digital Magics, dpixel e Sellalab.
Un ecosistema da tenere certamente d’occhio!
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