Quantum, Grok, OCSE e ...
Ennesima settimana folle per il digitale, con due interessantissimi sviluppi, uno di Microsoft (per altro anche su altro) e uno di X.
Il quantum computing di Microsoft (e le scoperte di Majorana)
Microsoft ha presentato il processore Majorana 1. La società rivendica di aver raggiunto un significativo progresso con un progetto di ricerca e un processore basato su un nuovo materiale e una nuova architettura per la computazione quantistica. Il processore Majorana 1 è così piccol da poter essere tenuto in mano l’azienda afferma che potrebbe ospitare un milione di qubits (che è l’unità di informazione nella computazione quantistica), ma ovviamente non ora. L'hardware è basato su particelle Majorana e Microsoft sostiene di aver creato il "primo topoconduttore" ak mondo, un nuovo tipo di materiale in grado di osservare e controllare anche le particelle Majorana per creare qubits più affidabili. Anche se siamo ancora lontani dalla computazione quantistica industriale, questo potrebbe essere un ulteriore passo per risolvere problemi su scala industriale.
I progressi nel campo dei qubit topologici sono stati significativi dopo la presentazione e la pubblicazione dell'articolo su Nature. La questione è estremamente tecnica, non mi spingo a raccontarla perché prima avrei bisogno di averla compresa, almeno a grandi linee. Vi lascio un video.
Musk e Grok 3
La notizia era della notte italiana di martedì, era molto attesa e niente è stato disatteso. Anzi.
xAI ha presentato Grok 3, il modello più avanzato finora in circolazione secondo i principali benchmark come AIME e GPQA (ai più non significa niente, un po’ come Euro NCAP per le auto). Il modello combina ragionamento con un’estesa conoscenza pre-allenata sui dati.
A differenza di modelli in voga nelle ultime settimane, da Vitruvian-1 a DeepSeek, Grok 3 è stato allenamento su di un supercomputer, Colossus supercluster, che ha 10 volte la capacità di calcolo dei precedenti modelli di punta.
I punti di forza di Grok 3 sono interessanti, con miglioramenti nei compiti di ragionamento, matematica, creazione di codice, conoscenza di molti aspetti del mondo (su cui si potrebbe dibattere a lungo) e nell’attuazione di istruzioni anche complesse.
Grok 3 non è un modello AI, ma una famiglia di modelli con una versione più piccola, Grok 3 mini, che risponde velocemente a scapito della precisione. Alcune funzionalità di Grok 3 non sono ancora disponibili in versione completa.
Il video probabilmente l’avete già visto, nel caso contrario ve lo lascio così non faticate a trovarlo.
Microsoft pensa ai Copilot Games
Satya Nadella, il CEO di Microsoft, ha parlato di una imminente rivoluzione per i futuri giochi, Muse, un sistema di intelligenza artificiale al servizio dei giocatori.
Si tratta di un modello di AI generativa frutto della ricerca scientifica della società e che può generare ambienti di gioco partendo sia da immagini e sia da input del giocatore.
Secondo Phil Spencer, CEO di Microsoft Gaming, Muse potrebbe essere utilizzato per ricreare vecchi giochi senza dover utilizzare l'originale motore delle vecchie piattaforme, "senza la necessità del motore originale che funziona sul hardware originale".
In pratica, sarebbe possibile ricreare, per fare un esempio, Monkey Island (1990) senza un emulatore DOS.
Ovviamente il tema centrale sono i diritti d’autore, ma è chiaro che questo è un esempio portato da Spencer per raccontare come oggi le possibilità offerta dall’AI possono ampliare i confini.
D’altronde, i programmi Cobol sui sistemi AS400 con la creazione del codice con l’AI hanno i giorni contatissimi. Questo di fatto è un passo rivoluzionario, ma laterale.
L’OCSE e i tools per l’AI
L’OCSE ha portato degli sviluppi originali per l'intelligenza artificiale, l'Algorithmic Impact Assessment (AIA) e il Fundamental Rights and Algorithm Impact Assessment (FRAIA), propongono due approcci complementari alla valutazione dell'impatto degli algoritmi. Il primo, basato su domande strutturate, valuta il rischio tecnico, mentre il secondo, focalizzato sulla protezione dei diritti fondamentali, coinvolge sviluppatori, policy maker e cittadini in un approccio qualitativo e dialogico. Insieme, loro offrono un quadro equilibrato per la governance dell'intelligenza artificiale.
Perplexity migliora le ricerche approfondite
Il deep reseach di Perplexity è ora in grado di condurre ricerche approfondite per te, risparmiando ore di tempo in lettura e analisi. Il modulo "Deep Research" esegue decine di ricerche, legge centinaia di fonti e ragiona sull'informazione fornendo così un report approfondito e migliore.
È pensato principalmente per compiti esperti di livello finanziario, ma anche di marketing, per la creazione e supporto di un prodotto o di un servizio dimostrato dai risultati ottenuti nell'esame di "Humanity's Last Exam". Perplexity concede gratuitamente l'accesso a Deep Research, ma solo i sottoscrittori pro possono effettuare infinite richieste. Basta andare al link perplexity.com e attivare “Deep Research” nel box di ricerca.
Vision Pro avrà la Apple Intelligence
Apple Intelligence andrà a integrare Vision Pro entro ad aprile, ma non si sa ancora se anche in Europa. Ciò porterà il motore di intelligenza artificiale nella realtà virtuale e mista per la prima volta. Apple prevede l'espansione ai suoi strumenti di AI, tra cui lo strumento di scrittura, Genmoji e Image Playground, con il proprio software di versione 2.4, tra poco più di un mese. entro ad aprile.
Hugging Face e i modelli visuali molto piccoli
Chi l’ha detto che i modelli di AI devono avere miliardi di parametri? Soprattutto per far riconoscere oggetti nelle immagini e video.
Hugging Face ha annunciato un nuovo modello di intelligenza artificiale, chiamato SmolVLM2, progettato per essere il più piccolo mai rilasciato. Questo modello di 500 milioni di parametri è così compatto da poter essere eseguito direttamente sul telefono. Secondo i creatori, SmolVLM2 è in grado di analizzare dati visivi complessi, come diagrammi e testo presente in immagini, con prestazioni simili a quelle degli altri modelli di dimensioni e dalle richieste computazionali importanti.
OpenAI pronta per i nuovi modelli
Non appena ha scoperto che non è più in cima alle classifiche, OpenAI ha deciso di accelerare i tempi e reagire.
Infatti, è in procinto di rilasciare GPT-4.5 e GPT-5, che secondo le indiscrezioni che Sam Altman ha lasciato trapelare, miglioreranno il ragionamento. GPT-5 unirà i modelli GPT e o-series in un framework più efficiente, garantendo accesso illimitato a tutti gli utenti. Per aziende e professionisti, il modello offrirà incredibile potenza di calcolo per caricamenti complessi.
Che il lancio sia imminente lo si evince anche dagli adeguamenti che Microsoft starebbe attuando sulle proprie piattaforme cloud.
E l’ex CTO (e per qualche giorno CEO) di OpenAI lancia la propria iniziativa
Mira Murati, uscita da OpenAI nel settembre scorso, sta assemblando una squadra di élite per il suo prossimo progetto, compreso John Schulman, che da OpenAI era passato ad Anthropic, e molti talenti provenienti da Character AI e DeepMind.
Vedremo cosa bolle in pentola, ma diventa un player molto interessante da seguire.
Le Google Ads sfruttano l’AI per la creatività
Google Ads ha presentato nuove capacità creative per una maggiore varietà di asset visivamente coinvolgenti e adatti alle diverse esigenze degli utenti. Tra le novità, una migliore capacità per creare immagini di persone al lavoro, ma anche raccomandazioni di audience più accurate, test di asset per le campagne.
La guida autonoma del gruppo Stellantis
Stellantis ha presentato STLA AutoDrive, tecnologia di guida autonoma che garantisce comodità di guida in condizioni complicate come la notte o il maltempo. Grazie a STLA AutoDrive, l’auto guida autonomamentefino a 60 km/h. Questa tecnologia, basata su un architetture scalabile, è pronta per essere implementata nei diversi mercati del mondo nei veicoli del gruppo Stellantis.
Il New York Time usa l’intelligenza artificiale
Siccome farei il giornalista, mi interessa comprendere cosa succede nel mio mondo con l’intelligenza artificiale. L’esperimento del Corriere Economia, che ho fatto raccontare al Data Management Summit da Michele Rocco, resta una pietra miliare che la categoria non ha totalmente compreso, ma la notizia del "The New York Times" è molto interessante.
Infatti, ha approvato l'uso di strumenti AI nella redazione, consentendo ai collaboratori di utilizzare AI per supportare la revisione, la sintesi e la scrittura di copie per social media, ma non per redigere articoli completi.
Un’evoluzione del sistema editoriale che tra i freelance è ben nota diventa istituzionalizzato.
Il più grande furto della storia è passato “quasi” inosservato
Bybit, una delle piattaforme di criptovalute più grandi del mondo, è stata vittima di un grande furto digitale dal valore di 1,5 miliardi di dollari nella crypto valuta Ethereum.
Avevate letto la notizia?
L'amministratore delegato Ben Zhou ha confermato l'accaduto, assicurando però che la piattaforma è in grado di coprire la perdita.
Zhou ha anche definito il furto potenzialmente il più grande della storia nel settore delle criptovalute.
Ormai è evidente che le criptovalute richiedono una regolamentazione ferma per evitar rischi e proteggere gli investitori. Senza norme chiare, le piattaforme rimangono vulnerabili a sfide importanti, con disastri potenziali che coinvolgono anche l'intero sistema finanziario, come la crisi di FTX.
L’AI di Google pensa agli scienziati (ma non solo)
Google ha rivelato un nuovo strumento AI che aiuta gli scienziati a formulare ipotesi innovative e progettare esperimenti. AI co-scientist, un multi-agente AI basato su Gemini, è già stato utilizzato per cercare nuove cure per la leucemia mieloide acuta e la fibrosi epatica. È in grado di spiegare in modo autonomo la diffusione di geni resistenti ai farmaci in una certa specie di batteri, scoperta recentemente da una squadra di ricercatori ma non ancora resa pubblica.
Lo strumento di intelligenza artificiale di Google utilizza il linguaggio naturale per aiutare gli scienziati nel loro lavoro. I ricercatori inseriscono la loro idea iniziale, ad esempio un nuovo farmaco, e l'AI risponde con una ipotesi da verificare. Lo strumento riesce anche a riassumere la letteratura pubblicata e a suggerire un approccio sperimentale efficace.
Questo approccio può valere anche in ambiti completamente diversi.
E se avessimo addestrato i robot in modo sbagliato?
Ovviamente è una domanda retorica. Infatti, una ricerca condotta presso il MIT svela che fino ad ora gli algoritmi di apprendimento per i robot sono stati inadeguati. I ricercatori propongono un nuovo approccio di addestramento che consiste nel limitare il primo stadio di apprendimento a condizioni controllate, anziché immergere i robot sin da subito in ambienti caotici. Questo metodo porta a risultati sorprendenti, con i robot addestrati nell'immobilità che si dimostrarono più performanti rispetto a quelli sottoposti a vari movimenti fin dal principio.
Il Giappone punta alla fusione tra Quantum Computing e Super Computer
Il Giappone ha lanciato sul mercato il primo supercomputer ibrido al mondo, che associa un processore quantistico da 20 qubit al supercomputer Fugaku, giunto all'ottavo posto nella classifica mondiale delle prestazioni. Questo sistema mostra un livello di affidabilità 800 volte superiore a quello degli altri sistemi quantistici, grazie alla correzione di errori integrata e può eseguire calcoli molecolari complessi per ricerca in fisica e chimica.
Si aprono nuovi orizzonti anche qui per la ricerca avanzata.
I nano sensori nel sangue per trovare i tumori
Alcuni scienziati hanno creato un test di sangue innovativo, chiamato PAC-MANN, in grado di individuare il tumore pancreatici prima che compaiano i sintomi. Questo test utilizza un “nano sensore” per rilevare le proteine dei tumori al pancreas che si liberano durante la crescita. I risultati dimostrano un successo del 90% in un studio clinico condotto su 178 pazienti. Con ulteriori prove cliniche, questo test potrebbe aiutarci a diagnosticare uno dei tumori più pericolosi relativamente a una fase più precoce.
Alexa con AI in ritardo
Amazon ritarda la presentazione di Alexa, inizialmente previsto per questa settimana, il febbraio 26. La ragione dell’allungamento dei tempi dovrebbe essere collegato ad alcuni sistemi che rilevano gli errori nelle risposte che non offrono garanzie sulla qualità delle stesse.
Ma è questione di tempo
Un piccolo meme su come sta cambiando il mondo tech
Vado memoria, ho rubato questa immagine probabilmente dal profilo linkedin di Fabio Moioli (credo che provenga da lui, ma l’ho visto altre volte). Ogni commento mi pare inutile. E non è satira, o forse è Saty(r)a (ho esagerato!).
La puntata del Late Tech Show
Questa settimana ho avuto il piacere di chiacchierare con una serie di professionisti che stanno plasmando il futuro del business e della tecnologia.
Anna Capoluongo, avvocato e DPO, ci ha illuminato sulle sfide e le opportunità dell'#AIAct e della protezione dei dati.
Vittorio D'Alessio di Infobip ha svelato come la #CustomerExperience si sta evolvendo grazie all'intelligenza artificiale, con un focus sull'omnicanalità e la personalizzazione.
Lina Novetti di CyberSecurity Awareness ha condiviso preziose strategie per aumentare la consapevolezza sulla #CyberSecurity nelle PMI, trasformando la difesa in un vero e proprio sport di squadra.
Dario Schiraldi di Genetec ha spiegato come la sicurezza fisica si integra con la tecnologia, e come una piattaforma unificata può fare la differenza nella gestione del rischio.
Qui la versione su Youtube, con i capitoli delle interviste.
Gli SmartBreak
Gli appuntamenti live alle 11:00 sui miei profili social e quelli di alcune associazioni sono ripresi, ma vanno un po’ a rilento. Qui il podcast che parte spunto proprio dalle dirette.
I miei libri
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