Regolamento per la cybersecurity, i dati e l'AI, le fonti...
L’innovazione portata sul mercato sta raggiungendo velocità incredibile, ma il tema vero è che l’adozione delle tecnologie, sia a livello consumer, ma soprattutto sia a livello aziendale, va a una velocità diversa.
Non ci sono giorni in cui non si registrino annunci relativi a nuove soluzioni o nuovi prodotti, con un ritmo indiavolato per l’AI (oggi c’è l’attesa degli annunci di OpenAI, nei prossimi giorni quelli di Google…), ma stare semplicemente dietro a tutto è diventato impossibile per chi non è un addetto ai lavori.
Passano in secondo piano persino gli annunci dei nuovi iPad di Apple, che dopo un anno e mezzo di attesa sono stati aggiornati, anche se ad onor del vero il mercato dei tablet in Italia non è per niente effervescente. Interessante potrebbe essere l’iPad Pro con M4 da 11 pollici e sottilissimo (molto più dell’iPod Nano), ma l’azienda è passata dal più potente di sempre al più sottile di sempre.
Vediamo le news più rilevanti e che secondo me dovremmo tutti conoscere sul digitale, focus principale AI e metaverso, ma non solo.
NIS2: la sicurezza informatica non sarà più la stessa
La sicurezza informatica è un tema sempre più cruciale per le imprese italiane, in particolare con l'avvento della direttiva europea NIS2.
La protezione dei dati e dei sistemi informativi è diventata una priorità per garantire la stabilità del sistema economico e sociale dell'Unione Europea. La direttiva NIS2, promulgata a il 17 gennaio 2023 e dovrà essere recepita dai singoli Stati membri entro il 17 ottobre 2024, rappresenta un passo importante verso la creazione di un quadro legislativo più solido e coordinato per la sicurezza informatica.
Come le strutture base della vita interagiscono
DeepMind di Google annuncia che la sua piattaforma AlphaFold consente ora ai ricercatori di prevedere le strutture delle proteine quando interagiscono con altre molecole grazie all’intelligenza artificiale. Questa capacità, attualmente ad accesso limitato, probabilmente aiuterà ad accelerare la scoperta di nuovi farmaci.
Microsoft e gli studi sull’impatto reale dell’AI sul lavoro e produttività
Secondo i dati recenti del Work Trend Index di Microsoft, l'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale (AI) sta rapidamente diffondendosi nel contesto lavorativo italiano. Il 46% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato soluzioni AI nell'ultimo semestre, mentre il 60% dei lavoratori della conoscenza italiani impiega l'AI per svolgere compiti strategici. Tuttavia, il 50% dei leader aziendali italiani teme la mancanza di piani di implementazione adeguati per l'AI.
Nonostante ciò, il 73% dei dipendenti italiani utilizza strumenti AI anche al di fuori dell'azienda per cui lavorano, e il 78% degli utenti di AI la usa direttamente sul luogo di lavoro, fenomeno noto come "Bring Your Own AI" (BYOAI). Questo trend coinvolge tutte le generazioni di lavoratori.
Tuttavia, il 52% delle persone è ancora riluttante ad ammettere l'uso di AI per compiti importanti, temendo di sembrare sostituibili (53%). A livello globale, il 76% degli intervistati sente il bisogno di sviluppare competenze specifiche sull'AI, e il 62% dei manager italiani non è disposto ad assumere personale senza tali competenze.
Nonostante queste preoccupazioni, il 92% degli utenti afferma che l'AI semplifica tutte le attività e supporta la creatività. Inoltre, il 93% sostiene che l'AI aiuti a concentrarsi sulle attività più importanti e aumenti la motivazione al lavoro.
Il Bring Your Own AI (BYOA) preoccupa le aziende
In un recente evento che ho moderato, 9 manager su 11 partecipanti alle mie tavole rotonde hanno sottolineato che nelle loro aziende è vietato utilizzare sistemi di intelligenza artificiale non autorizzata dall’IT, ma che comunque viene utilizzata, con rischi per il business.
Il problema non è l’utilizzo, ma i dati che vengono rilasciati all’esterno, elemento sottovalutato dalle persone che vivono quotidianamente la pressione della produttività.
Considerando che proteggere, per esempio, un foglio di Excel è impossibile, la gestione dei dati va certamente organizzata in maniera intelligente, ma richiede costi e competenze.
Solo la crescita della consapevolezza sugli strumenti può aiutare a limitare il problema (bloccarlo è impossibile), ma gli 11 manager mi hanno raccontato che le rispettive aziende non hanno provveduto ad effettuare corsi su cosa si possa fare o no con l’AI (per qualcuno anche averla nel proprio portafoglio degli strumenti aziendali). A me sembra che stia accadendo quello che è successo per la cybersecurity qualche anno fa?
Non abbiamo imparato molto!
L’AI per dialogare con Luciano Floridi
Lo studente di Yale, Nicolas Gertler, ha collaborato con il suo professore Luciano Floridi per creare un chatbot di intelligenza artificiale basato sulla ricerca di Floridi sull'etica dell'AI. Nonostante i timori iniziali del professore, il chatbot, chiamato LuFlot Bot, ha riscosso un successo incredibile, ricevendo 11.000 query da oltre 85 paesi in sole due settimane. LuFlot Bot si concentra specificamente sull'etica, le filosofie e gli usi dell'intelligenza artificiale, fornendo risposte a domande importanti sull'impatto dell'AI. Gertler è rimasto sorpreso dalla portata globale del progetto, che ha abbattuto le barriere all'accesso alla tecnologia. Yale si unisce così alle istituzioni che stanno creando i propri modelli di linguaggio di grandi dimensioni, in un momento in cui crescono i timori relativi alla proprietà intellettuale, all'etica e all'equità degli strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT.
Il peso dei dati nell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale si ciba di dati, ma troppo spesso ci si dimentica dell’importanza della gestione degli stessi. Vi lascio un video in cui Larry Ellison e Juan Loaiza raccontano come sta cambiando il modo con cui si approccia ai dati e come vengono connessi tra loro indipendentemente dai formati.
La revisione delle risposte dell’AI con le fonti
Sembra una banalità, ma vedere le citazioni dei testi da cui un’intelligenza artificiale ha tratto la risposta permette di approfondire gli argomenti, ma soprattutto permette di non cadere nelle allucinazioni ed evitare errori.
Tipicamente Bing Chat e Gemini permettono di andare a verificare le risposte. In tante Università e high school statunitensi l’AI è ammessa, ma è fondamentale andare ad approfondire l’argomento. Un ribaltamento dell’apprendimento: cerco e quindi imparo. In fondo, questo è un fondamento del mondo del lavoro da sempre.
Una videocamera per gli Apple Vision Pro (ma non solo)
QooCam Ego 3D Camera è una camera particolare, capace di immagazzinare le informazioni anche dello spazio, con due lenti posizionate alla distanza degli occhi. In questo modo, i filmati catturati, anche se vanno convertiti opportunamente, permettono una migliore esperienza di visione con i Vision Pro di Apple, ma anche con gli altri prodotti, a partire da Quest3. Sarà una nuova tendenza futura?
La puntata del Late Tech Show
In questo episodio, esploriamo come l'intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il panorama delle piccole e medie imprese italiane. Scopriamo come aziende come Google e Salesforce stanno lavorando per democratizzare l'accesso all'IA e fornire strumenti concreti per aiutare le PMI a sfruttare il potenziale di questa tecnologia dirompente. Apriamo con l'intervista esclusiva a Roberto Liscia di Netcomm in occasione del Netcomm Forum 2024, con dati e informazioni riguardanti il commercio elettronico in italia, perché l'eCommerce è in crescita e sta diventando maturo.
In alternativa su Youtube con i capitoli.
Vita da Ufficio (dagli #SmartBreak)
Il podcast che prende spunto dagli #SmartBreak quotidiani sui miei profili social e su quelli di alcune associazioni manageriali è ripartito. Lo trovate qui.
I miei libri
Vi lascio un link per i miei libri, caso mai vi venisse voglia di leggere, vi ricordo che Phyrtual è giunto alla seconda edizione, con nuove interviste.
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