Sempre più AI, ma anche siliconomy
E molto altro nelle news digital che (forse) non avete inquadrato bene
Benvenuti nella Siliconomy (?)
Intel ha presentato il concetto di "Siliconomy", una nuova era di espansione economica resa possibile da tecnologie sostenibili, aperte e sicure. Il termine deriva da "silicon", il materiale con cui vengono realizzati i semiconduttori, che sono alla base di tutti i dispositivi elettronici.
Secondo Intel, la Siliconomy è caratterizzata da una crescente domanda di potenza di calcolo, che è alimentata dalla diffusione della tecnologia in tutti gli aspetti della nostra vita. L'industria dei semiconduttori, che vale attualmente 540 miliardi di dollari, è destinata a crescere rapidamente, raggiungendo i 1 trilione di dollari entro il 2030.
Intel crede che la Siliconomy avrà un impatto positivo su tutti gli aspetti della nostra vita, dall'economia alla salute, all'istruzione. L'azienda si impegna a produrre tecnologie basate sul silicio che siano aperte e sicure, in modo da rendere la Siliconomy un'era di prosperità per tutti.
Per ora mi pare più che altro da capire bene le implicazioni. Per le aziende del settore mi è chiarissimo, per il resto è da comprendere.
Generative AI: what is it good for?
Un'articolo dell'Economist fornisce una panoramica molto interessante del potenziale dell'intelligenza artificiale nella scienza. I due esempi presentati, la scoperta basata sulla letteratura scientifica e gli scienziati robot, sono solo alcuni dei modi in cui l'AI può essere utilizzata per accelerare il progresso scientifico.
È importante notare che l'ostacolo principale all'uso dell'intelligenza artificiale nella scienza è sociologico, ovvero la mancanza di competenze e formazione degli scienziati umani. Per superare questo ostacolo, è necessario investire nella formazione degli scienziati e nella creazione di strumenti di intelligenza artificiale più accessibili.
L'intelligenza artificiale ha il potenziale di rivoluzionare la scienza, ma per questo è necessario superare gli ostacoli sociologici.
Meta: tra AI, wearables e realtà aumentata
Meta Connect ha presentato una serie di nuove tecnologie e funzionalità, tra cui il visore VR Quest 3, più potente e leggero del precedente modello, con supporto per il cloud gaming di Xbox. Questo è un cambio di passo, ma verso il mondo gaming e permette a Microsoft di colmare un gap che si era creato con Playstation. Poi c’è la nuova generazione di occhiali smart Ray-Ban, con intelligenza artificiale. Ma fin qui niente di davvero innovativo.
Mi ha incuriosito piuttosto il nuovo assistente AI per WhatsApp, Messenger, Instagram e per gli smart glass Ray-Ban., che permette di fare una serie di “conversazioni” interessanti e che potrebbe aprire nuovi scenari a livello di interazione uomo-macchina.
Ma alla fine, che cosa mi porto a casa?
Meta sta investendo in un Metaverso più maturo e intelligenza artificiale per creare esperienze immersive e personalizzate, puntando molto sulla realtà aumentata e la mixed reality.
Si stanno cercando nuove funzionalità per i social, come la modifica delle immagini tramite intelligenza artificiale.
Oracle, tra cloud, AI e … applicazioni.
Oracle ha annunciato miglioramenti significativi alle sue soluzioni per il settore sanitario, tra cui nuove funzionalità per la cartella clinica elettronica basate su cloud, servizi di intelligenza artificiale generativa e interfacce API pubbliche. Questi miglioramenti mirano a migliorare l'assistenza ai pazienti, ottimizzare le competenze mediche e ridurre i costi nelle organizzazioni sanitarie.
Oracle ha anche annunciato importanti miglioramenti a MySQL HeatWave, tra cui il supporto per database vettoriali, AI generativa e nuove funzionalità di machine learning. Questi miglioramenti consentiranno ai clienti di sfruttare modelli linguistici di grandi dimensioni con i loro dati proprietari, migliorando l'accuratezza delle risposte. Grazie a queste funzionalità, i clienti potranno interagire con MySQL HeatWave in linguaggio naturale e cercare documenti in vari formati di file all'interno di HeatWave Lakehouse in modo più efficiente.
Il processo dell’anno (per Google e per il business model di internet)
Sto seguendo con attenzione il processo a New York a Google. Si tratta della più importante causa antitrust contro Google. Il governo statunitense sostiene che Google ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della ricerca. L’azienda sostiene che il suo successo è dovuto alla migliore qualità dei suoi prodotti.
Molto del presente e del futuro di internet potrebbe dipendere da questo processo.
Secondo un articolo di Bloomberg, un dirigente di Google ha paragonato il business della pubblicità di ricerca dell'azienda alla vendita di droghe, definendolo "uno dei modelli di business più grandi mai creati al mondo" in quanto l'azienda può "ignorare" gli utenti e concentrarsi sulla generazione di entrate dalla pubblicità. Era il 2017 e Michael Roszak, vicepresidente finanziario di Google, ha paragonato il business della pubblicità di ricerca di Google alla vendita di droghe, definandolo come uno dei più grandi mai creati.
Fin qui niente di grave. Il problema è che il dirigente ha scritto che l'azienda è capace di "ignorare" gli utenti. Google ha ovviamente obiettato all'uso di questo documento nel processo antitrust del Dipartimento di Giustizia.
Ma la questione procede.
Il CEO di Microsoft Satya Nadella è atteso a testimoniare oggi, lunedì.
La storia continua.
Microsoft si assume la responsabilità per la sua AI
Microsoft ha annunciato di assumersi la responsabilità legale per i clienti commerciali che vengono citati in giudizio per violazione del copyright nell'uso dei suoi servizi AI Copilot. Questo impegno, denominato "Copilot Copyright Commitment", prevede il pagamento dei danni legali per i clienti commerciali che utilizzano le versioni a pagamento e le protezioni integrate.
Questa mossa arriva in un momento in cui Microsoft, GitHub e OpenAI affrontano sfide legali legate a Copilot e mira a gestire le complessità della legge sul copyright. Con questo impegno, Microsoft cerca di fornire una rete di sicurezza per i suoi utenti nell'ambito della tecnologia AI, dimostrando una responsabilità etica nell'evolversi del rapporto tra intelligenza artificiale e leggi sul copyright.
Un’AI verticale per il settore finanziario
BloombergGPT è un innovativo modello di AI sviluppato appositamente per il settore finanziario, prodotto dal noto brand. Basato su un'enorme quantità di dati finanziari, questo LLM ha il potenziale di rivoluzionare il settore finanziario in modi mai immaginati prima. Ha il vantaggio di essere stato addestrato su un vasto insieme di dati finanziari, è capace di generare testi, tradurre lingue, scrivere diversi tipi di contenuti creativi e rispondere a domande in modo informativo come ogni sistema di AI generativa sa fare, ma proprio per le caratteristiche, è capace di migliorare l'accuratezza e l'efficienza delle previsioni finanziarie, automatizzare compiti complessi e ripetitivi e generare nuove idee e strategie di investimento.
Il futuro apparterrà a questo genere di applicazioni.
AI e pubblicità fake
Tom Hanks, mentre è in vacanza in Italia, ha postato quest’immagine su Instagram. L’intelligenza artificiale sta già scappando di mano?
Il futuro dell’intelligenza artificiale
Non vi propongo una vignetta, ma un video (su TikTok) sull’evoluzione dell’AI.
Scenario apocalittico che credo eviteremo solo se pensiamo all’AI come un nostro superpotere alla portata di tutti.
La puntata del #LateTechShow
La terza puntata della quinta stagione, con Matteo Fortini del Dipartimento per la Trasformazione Digitale presso il Consiglio dei Ministri, Cesare Pizzuto di Smi Technologies and Consulting, Matteo Mille di Microsoft, Luigi Saetta di Oracle e Alberto Manfredi di CSA (Cloud Security Alliance)
Qui la versione podcast su Spotify (anche video).
Qui invece il Podcast di “Vita da Ufficio. che prende spunto dai miei SmartBreak quotidiani.
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